... Jagde gave it his all as the heroic Cavaradossi. His arias “Recondita armonia” and “E lucevan le stelle” resonated effortlessly in the house ...

Lorenzo Fiorito, Bachtrack

“Brian Jagde is an American tenor with a well-focused voice and strong top register … Jagde gave it his all as the heroic Cavaradossi. His arias “Recondita armonia” and “E lucevan le stelle” resonated effortlessly in the house …”
Lorenzo Fiorito – Bachtrack

“At the top of the protagonists was the young American Brian Jagde, already praised in the Neapolitan Carmen of Zubin Mehta in 2015, in which he performed a convincing and vocally very gifted Don José. In the role of the unfortunate Volterrian painter he has even gone beyond very high expectations. The voice of an authentic lirico-spinto tenor finds its maximum space in the high notes, resonating like sure lightning strikes. The B-natural on “La vita costasse” was the juicy aperitif for the “Victoria,” a glorious victory, alone worth the cost of the ticket and at the height of those of the most triumphant Cavaradossis in history. The long-awaited “E lucevan le stelle,” introduced by a melancholic clarinet in a state of grace, was performed with taste and appropriate style, with a mezzo-voce leaning in where required, and dramatic phrasing sung without simple tricks. The tragic death, under the papal structure that dominates the papal coat of arms, was rendered with effective and poignant contortions of the body, proof of the tenor’s remarkable acting skills, from the luminous present and for the future.”

{All’altezza della protagonista è stato il giovane americano Brian Jagde, già elogiato nella Carmen napoletana di Zubin Metha del 2015, in cui esibì un Don Josè convincente e vocalmente assai dotato. Nel ruolo dello sfortunato pittore volterriano è addirittura andato oltre le ottime aspettative. La voce da autentico tenore lirico-spinto trova il suo massimo sfogo negli acuti, risuonanti come sicure folgori. Il si naturale su La vita mi costasse è stato il succoso aperitivo di un Vittoria, vittoria glorioso, da solo valente il costo del biglietto e all’altezza di quelli dei più trionfali Cavaradossi della storia. L’attesa E lucevan le stelle, introdotta da un melancolico clarinetto in stato di grazia, è stata eseguita con gusto e stile appropriato, con una appoggiata mezzavoce ove richiesto, e le frasi drammatiche cantate senza facili gigionerie. La tragica morte, sotto la tiara papale che domina lo stemma pontificio, è stata resa con efficace e struggente contorcimento del corpo, a prova di notevoli capacità attoriali del tenore, dal presente e dal futuro luminosi.}
-Memorie dal loggione

“… tenor Brian Jagde, a Cavaradossi of remarkable temperament both on the heroic and romantic sides, good volume, warm coloring and enveloping phrasing … the excellent complement is appreciated, especially in Tosca’s pointed arguments or, again, in the happy union of the exalted, exposed duet singing, just a few moments from the fatal performance. His “E lucevan le stelle” was well-liked and the audience applauded it generously when the scene ended.”

{… tenore Brian Jagde, Cavaradossi di notevole temperamento sia sul fronte eroico che amoroso, di buon volume, tinta calda e dal fraseggio avvolgente … se ne apprezza l’ottimo complemento soprattutto nelle spigolose sortite di Tosca o, ancora, nella felice unione dell’esaltato, nudo canto a due, a pochi istanti dalla fatale esecuzione. Il suo “Lucevan le stelle” piace e il pubblico lo applaude generosamente a scena aperta.}
Paola De Simone – Connessi all’Opera

Photo: Teatro di San Carlo

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